l progetto per la residenza unifamiliare Desert Retreat, situata nel deserto di Al Madam a pochi chilometri dalla città di Sharjah, considera il paesaggio sabbioso circostante come primaria fonte di ispirazione per la genesi del concept architettonico. Esso reinterpreta le forme morbide e sinuose delle dune trasformandole in un edificio che si inserisce gentilmente nel contesto naturale.
l progetto per la residenza unifamiliare Desert Retreat, situata nel deserto di Al Madam a pochi chilometri dalla città di Sharjah, considera il paesaggio sabbioso circostante come primaria fonte di ispirazione per la genesi del concept architettonico. Esso reinterpreta le forme morbide e sinuose delle dune trasformandole in un edificio che si inserisce gentilmente nel contesto naturale.
La struttura scompare mimetizzandosi con i movimenti di terra, riproducendo le forme e le sfumature della natura grazie all’attenta selezione materica e cromatica. Per enfatizzare ulteriormente la mimesi nel contesto, si è scelto di posizionare delle dune sabbiose artificiali su tre lati della struttura sia per definirne il prospetto principale che per schermare i flussi d’aria tramite un effetto barriera.
La struttura scompare mimetizzandosi con i movimenti di terra, riproducendo le forme e le sfumature della natura grazie all’attenta selezione materica e cromatica. Per enfatizzare ulteriormente la mimesi nel contesto, si è scelto di posizionare delle dune sabbiose artificiali su tre lati della struttura sia per definirne il prospetto principale che per schermare i flussi d’aria tramite un effetto barriera.
L’edificio è composto da tre volumi interconnessi ad un piano, collegati da una pergola lineare che, oltre a creare numerose zone d’ombra “private” proteggendo nelle ore più calde, scandisce il ritmo e la disposizione degli spazi interni garantendo un collegamento e funzionale tra di essi.
L’edificio è composto da tre volumi interconnessi ad un piano, collegati da una pergola lineare che, oltre a creare numerose zone d’ombra “private” proteggendo nelle ore più calde, scandisce il ritmo e la disposizione degli spazi interni garantendo un collegamento e funzionale tra di essi.
La trasparenza del vetro permette una costante connessione visiva tra esterno ed interno, sfumando i limiti tra costruito e naturale e filtrando i raggi solari attraverso la vegetazione del giardino arido. L’uso strategico di partizioni verticali interne in vetro supera il concetto convenzionale di spazio chiuso ed aperto creando un gioco geometrico di pieni e vuoti, visivamente connessi e incorniciati dal paesaggio desertico di sfond
La trasparenza del vetro permette una costante connessione visiva tra esterno ed interno, sfumando i limiti tra costruito e naturale e filtrando i raggi solari attraverso la vegetazione del giardino arido. L’uso strategico di partizioni verticali interne in vetro supera il concetto convenzionale di spazio chiuso ed aperto creando un gioco geometrico di pieni e vuoti, visivamente connessi e incorniciati dal paesaggio desertico di sfond
NOME: Desert Retreat
LUOGO: Al Madam Desert, Sharjah, UAE
DATA: 2022 - in corso
STATUS: Concept design
PROGRAM: Residenziale
AREA: 1,300 mq
LEAD ARCHITECTS: UNICA Architects – Riccardo Robustini, Lorenzo Capucci
TEAM: Mohammed Sherif, Mohammed Brekaa
l progetto per la residenza unifamiliare Desert Retreat, situata nel deserto di Al Madam a pochi chilometri dalla città di Sharjah, considera il paesaggio sabbioso circostante come primaria fonte di ispirazione per la genesi del concept architettonico. Esso reinterpreta le forme morbide e sinuose delle dune trasformandole in un edificio che si inserisce gentilmente nel contesto naturale.
l progetto per la residenza unifamiliare Desert Retreat, situata nel deserto di Al Madam a pochi chilometri dalla città di Sharjah, considera il paesaggio sabbioso circostante come primaria fonte di ispirazione per la genesi del concept architettonico. Esso reinterpreta le forme morbide e sinuose delle dune trasformandole in un edificio che si inserisce gentilmente nel contesto naturale.
La struttura scompare mimetizzandosi con i movimenti di terra, riproducendo le forme e le sfumature della natura grazie all’attenta selezione materica e cromatica. Per enfatizzare ulteriormente la mimesi nel contesto, si è scelto di posizionare delle dune sabbiose artificiali su tre lati della struttura sia per definirne il prospetto principale che per schermare i flussi d’aria tramite un effetto barriera.
La struttura scompare mimetizzandosi con i movimenti di terra, riproducendo le forme e le sfumature della natura grazie all’attenta selezione materica e cromatica. Per enfatizzare ulteriormente la mimesi nel contesto, si è scelto di posizionare delle dune sabbiose artificiali su tre lati della struttura sia per definirne il prospetto principale che per schermare i flussi d’aria tramite un effetto barriera.
L’edificio è composto da tre volumi interconnessi ad un piano, collegati da una pergola lineare che, oltre a creare numerose zone d’ombra “private” proteggendo nelle ore più calde, scandisce il ritmo e la disposizione degli spazi interni garantendo un collegamento e funzionale tra di essi.
L’edificio è composto da tre volumi interconnessi ad un piano, collegati da una pergola lineare che, oltre a creare numerose zone d’ombra “private” proteggendo nelle ore più calde, scandisce il ritmo e la disposizione degli spazi interni garantendo un collegamento e funzionale tra di essi.
La trasparenza del vetro permette una costante connessione visiva tra esterno ed interno, sfumando i limiti tra costruito e naturale e filtrando i raggi solari attraverso la vegetazione del giardino arido. L’uso strategico di partizioni verticali interne in vetro supera il concetto convenzionale di spazio chiuso ed aperto creando un gioco geometrico di pieni e vuoti, visivamente connessi e incorniciati dal paesaggio desertico di sfond
La trasparenza del vetro permette una costante connessione visiva tra esterno ed interno, sfumando i limiti tra costruito e naturale e filtrando i raggi solari attraverso la vegetazione del giardino arido. L’uso strategico di partizioni verticali interne in vetro supera il concetto convenzionale di spazio chiuso ed aperto creando un gioco geometrico di pieni e vuoti, visivamente connessi e incorniciati dal paesaggio desertico di sfond
NOME: Desert Retreat
LUOGO: Al Madam Desert, Sharjah, UAE
DATA: 2022 - in corso
STATUS: Concept design
PROGRAM: Residenziale
AREA: 1,300 mq
LEAD ARCHITECTS: UNICA Architects – Riccardo Robustini, Lorenzo Capucci
TEAM: Mohammed Sherif, Mohammed Brekaa
l progetto per la residenza unifamiliare Desert Retreat, situata nel deserto di Al Madam a pochi chilometri dalla città di Sharjah, considera il paesaggio sabbioso circostante come primaria fonte di ispirazione per la genesi del concept architettonico. Esso reinterpreta le forme morbide e sinuose delle dune trasformandole in un edificio che si inserisce gentilmente nel contesto naturale.
l progetto per la residenza unifamiliare Desert Retreat, situata nel deserto di Al Madam a pochi chilometri dalla città di Sharjah, considera il paesaggio sabbioso circostante come primaria fonte di ispirazione per la genesi del concept architettonico. Esso reinterpreta le forme morbide e sinuose delle dune trasformandole in un edificio che si inserisce gentilmente nel contesto naturale.
La struttura scompare mimetizzandosi con i movimenti di terra, riproducendo le forme e le sfumature della natura grazie all’attenta selezione materica e cromatica. Per enfatizzare ulteriormente la mimesi nel contesto, si è scelto di posizionare delle dune sabbiose artificiali su tre lati della struttura sia per definirne il prospetto principale che per schermare i flussi d’aria tramite un effetto barriera.
La struttura scompare mimetizzandosi con i movimenti di terra, riproducendo le forme e le sfumature della natura grazie all’attenta selezione materica e cromatica. Per enfatizzare ulteriormente la mimesi nel contesto, si è scelto di posizionare delle dune sabbiose artificiali su tre lati della struttura sia per definirne il prospetto principale che per schermare i flussi d’aria tramite un effetto barriera.
L’edificio è composto da tre volumi interconnessi ad un piano, collegati da una pergola lineare che, oltre a creare numerose zone d’ombra “private” proteggendo nelle ore più calde, scandisce il ritmo e la disposizione degli spazi interni garantendo un collegamento e funzionale tra di essi.
L’edificio è composto da tre volumi interconnessi ad un piano, collegati da una pergola lineare che, oltre a creare numerose zone d’ombra “private” proteggendo nelle ore più calde, scandisce il ritmo e la disposizione degli spazi interni garantendo un collegamento e funzionale tra di essi.
La trasparenza del vetro permette una costante connessione visiva tra esterno ed interno, sfumando i limiti tra costruito e naturale e filtrando i raggi solari attraverso la vegetazione del giardino arido. L’uso strategico di partizioni verticali interne in vetro supera il concetto convenzionale di spazio chiuso ed aperto creando un gioco geometrico di pieni e vuoti, visivamente connessi e incorniciati dal paesaggio desertico di sfond
La trasparenza del vetro permette una costante connessione visiva tra esterno ed interno, sfumando i limiti tra costruito e naturale e filtrando i raggi solari attraverso la vegetazione del giardino arido. L’uso strategico di partizioni verticali interne in vetro supera il concetto convenzionale di spazio chiuso ed aperto creando un gioco geometrico di pieni e vuoti, visivamente connessi e incorniciati dal paesaggio desertico di sfond
NOME: Desert Retreat
LUOGO: Al Madam Desert, Sharjah, UAE
DATA: 2022 - in corso
STATUS: Concept design
PROGRAM: Residenziale
AREA: 1,300 mq
LEAD ARCHITECTS: UNICA Architects – Riccardo Robustini, Lorenzo Capucci
TEAM: Mohammed Sherif, Mohammed Brekaa